L'Organetto di Barberia

 

Qualcuno ha scritto che le favole non bisogna raccontarle ai bambini per spaventarli, ma ai vecchi per consolarli. È proprio quello che fanno i dieci pensionati di Villa Laura nel romanzo L’organetto di Barberia. I dieci vecchietti, tutti paganti e di buona estrazione sociale, sono stati lasciati dai figli in deposito durante le vacanze. Sono tutti ex qualcosa: ex attrice Elena, ex tenore Ludovico, ex pittore Ferruccio, ex ferroviere Dario. Ognuno ha un interessante pezzo di vita da comunicare agli altri. Ma Paride, l’ideatore del gioco, invita a bandire la malinconia e a dare fondo alle riserve di fantasia: tanto chi potrà mai obbiettare che raccontano balle? L’imperativo categorico è: non annoiarsi.

L’incipit dell’Organetto non è nuovo. La struttura che ne risulta, infatti, è quella classica del racconto composito, della Mille e una notte, del Decamerone, de Lo cunto de li cunti, tanto per citare solo i più famosi: una serie di novelle scaturite da un pretesto narrativo, che, poi, ne diventa il filo conduttore. Nel caso dell’Organetto, però, l’espediente è funzionale alla concezione del tutto. Non è, insomma, fredda impalcatura, un contenitore staccato dal contenuto, ma forma tutt’uno con esso. Matrone, infatti, riempie lo iato tra un racconto e l’altro con il mosaico dell’ambiente e dei personaggi di contorno, per così dire: Brunetta, la direttrice, Omero, il giardiniere, (segretamente innamorato di Brunetta), il medico (bello come Valentino), eccetera.

Pasquale Matrone non è un neofita della scrittura: ha già sperimentato più volte le impervie strade della comunicazione, dal giornalismo alla poesia, dalla saggistica alla narrativa. E questo lo ha reso alquanto smaliziato nell’uso degli ingredienti letterari. L’impressione d’insieme che si ricava non è quella della leziosa oleografia di maniera, ma d’un acquerello vivace e variegato, piacevole a godersi e che suscita tanta nostalgia per un’umanità, (forse mai esistita), dai buoni sentimenti, che popolò il tempo che fu.

Ecco perché lo consigliamo, oltre che agli studenti, anche al lettore più avanti negli anni: quale sussidio a un’operazione di recupero sentimentale, una ricerca prustiana del tempo perduto dell’adolescenza.

Antonio Cirillo (magistrato, pubblicista)

Cirillo Antonio - -

 
 
 
Ottimizzato per 1024x768 - powered by Tallo & Bonanno
 
Babyliss Homelight 2015 Babyliss G910e 2015 Babyliss G920e 2015 Babyliss G910e Sale 2015 Babyliss G920e Sale 2015